La IV Rivoluzione Industriale: la tua azienda è abbastanza smart?

29 Agosto 2016

A distanza di qualche secolo dalla Prima Rivoluzione Industriale e dall’introduzione della macchina a vapore, ci troviamo nel pieno della Quarta, segnata dalla digital transformation e in particolare dall’IoT.

Nonostante l’Italia sia ancora uno dei fanalini di coda tra i Paesi europei nel processo di digitalizzazione, dagli ultimi dati Istat emerge una lieve crescita nell’adozione di soluzioni smart, o per meglio dire “intelligenti”, sia nelle grandi industrie che nelle PMI, le quali stanno acquisendo la consapevolezza che non possono tardare ulteriormente il passaggio al digitale. Risulta, infatti, che il 70.7% delle imprese italiane ha un sito web, il 37.3% usa almeno un social network, il 15.5% ha adottato un sistema di Fatturazione Elettronica e l’eCommerce rappresenta il 10% degli scambi complessivi. Tuttavia, le competenze digitali rimangono ferme a un livello molto basso e coinvolgono solo determinate funzioni aziendali a causa della difficoltà di percepire le reali opportunità che ne possono derivare e dall’alto rischio degli investimenti.

La digital transformation, inizialmente trainata dalla Fatturazione Elettronica verso la PA, nell’ultimo periodo è stata spinta soprattutto da Mobile, eCommerce, soluzioni di Business Intelligence, versioni Web dei gestionali, Cloud e molto Internet of Things.

Internet of (Every) Thing

L’Internet delle cose, che con il passare del tempo è diventato Internet del tutto, ha invaso città, case, auto, aziende, perfino persone, monitorando ogni azione e raccogliendo ogni tipo di dato. Ormai ogni aspetto della vita quotidiana e dell’economia è connesso, tanto che le stime parlano di un volume di circa 28 miliardi di dispositivi entro il 2020.

Ma di cosa si tratta veramente? Per IoT si intende la connessione tra diversi dispositivi con la rete, attraverso la quale è possibile trasferire dati e informazioni utili; la sua evoluzione è rappresentata dall’Internet of Everything che connette in modo intelligente processi, dati e persone. Nella vita quotidiana è normale confrontarsi con questo fenomeno senza nemmeno rendersene conto: dalle telecamere di videosorveglianza ai contatori del gas, dal cruscotto dell’auto agli accessori tecnologici indossabili, i così detti “wearable”. Tutte queste applicazioni risultano utili per semplificare la vita della persone ma il campo nel quale l’IoT dimostra di essere più “smart” è quello industriale, dove viene impiegato per facilitare le imprese a ridisegnare i processi, risparmiare tempo e quindi denaro.

Verso un’Industria 4.0

L’applicazione dell’IoT nel campo dell’industria prende il nome di Industrial Internet of Things e assieme all’Industrial Analytics e al Cloud Manufacturing pone le basi per quello che viene definito “Smart Manufacturing” e che vale circa 1.2 miliardi di euro.

Essere un’azienda smart significa adottare delle tecnologie digitali innovative in grado di mettere in relazione le principali risorse impiegate nei processi operativi, come macchinari, persone e informazioni, sia all’interno della fabbrica che lungo la catena distributiva. La digitalizzazione permette, così, all’azienda di acquisire le informazioni derivanti dalle macchine per automatizzare la linea produttiva e soprattutto di avere una visione digitale e integrata di tutti i processi, dalle prime analisi di mercato al servizio post-vendita. Così l’intera filiera diventa una fonte di dati che, se gestiti correttamente, permettono di ridurre i cicli di prodotto, rimodellare la supply chain, aumentare la produttività, ridurre l’impatto ambientale e i costi operativi.

Per un utilizzo ottimale dell’IoT è indispensabile per prima cosa basare la propria azienda su un sistema informativo solido e integrato: se anche tu vuoi rendere la tua azienda più smart, contattaci!